Brutta situazione quella che l’Al-Nassr si ritrova a dovere gestire. C’era stata una brutta grana con Cristiano Ronaldo, e non è finita. Adesso è accaduto qualcos’altro di brutto.
Cristiano Ronaldo è una celebrità assoluta, una stella dello sport conosciutissimo in ogni parte del mondo, alla stregua di una rockstar. Non tutti i calciatori anche di primissimo piano sono noti come lui e come la sua “nemesi”, Lionel Messi. Anche chi non segue il calcio sa bene chi siano, il portoghese e l’argentino, che si sono dati battaglia per anni l’uno contro l’altro e viceversa con indosso le maglie rispettivamente del Real Madrid e del Barcellona. Ora Cristiano Ronaldo milita nell’Al-Nassr. E Messi si trova dall’altra parte del mondo, all’Inter Miami.
Verrebbe da pensare che uno come Cristiano Ronaldo possa fare quello che vuole. Tra auto di lusso, case sparse in giro per il mondo e guadagni da favola costituiti dal suo faraonico stipendio da 200 milioni di euro l’anno e da numerosi contratti pubblicitari, il numero 7 più famoso al mondo ha una vita che chiunque gli invidia. Di recente però lui è stato al centro di una controversia. L’Al-Nassr ha dovuto affrontare una trasferta in Iran, Paese dove Cristiano Ronaldo non è molto ben visto dalle autorità locali per via di un bacio dato ad una donna in pubblico.
Quella donna non era la sua compagna, Georgina Rodriguez, ma una artista locale nota per essere anche una attivista politica. E quel bacio fu innocentissimo, sulla guancia. Fatto sta che l’Al-Nassr ha preferito non convocare Cristiano Ronaldo per quella gara di Champions League asiatica che ha contrapposto il club saudita ai padroni di casa dell’Esteghlal.
Ci sono altre grande da dovere risolvere per l’Al-Nassr adesso. E non riguardano Cristiano Ronaldo ma un altro elemento di primo piano della rosa. Si tratta di Jhon Duran, ventiduenne centravanti nazionale colombiano prelevato a suon di milioni (ben 77!) dall’Aston Villa lo scorso 31 gennaio. L’accordo prevede il versamento al sodalizio inglese di altri 15 milioni.
Duran, che ha militato anche nei Chicago Fire, a soli ventidue anni può essere considerato già un globetrotter del calcio. Il sudamericano è capace di adattarsi a tutto, a qualsiasi cultura. Ma stavolta sembra proprio che l’abbia fatta grossa.
Infatti lì in Arabia Saudita Jhon Duran ha ricevuto delle accuse molto pesanti. Gli si imputa di avere guidato una moto a tre ruote senza indossare il casco, ed ora il giocatore sta subendo una gogna mediatica per questo motivo. Anche da parte dei suoi stessi tifosi, che gli imputano di non avere rispetto e di crogiolarsi nel suo status di sportivo privilegiato e strapagato.
Ma c’è chi gli ricorda che essere ricchi non vuol dire automaticamente fare quel che si vuole ed ergersi al di sopra della legge. L’illecito che viene contestato a Duran è avvenuto in Colombia, dove lui è stato nel corso della sosta delle nazionali avvenuta nella seconda metà di marzo.
Alcune immagini che ritraevano Duran alla guida senza usare il casco sono state diffuse sui social, ed i commenti lasciati da tante persone non sono teneri nei suoi confronti. Non si esclude che la dirigenza dell’Al-Nassr possa decidere di tenere Jhon Duran a riposo punitivo dopo questo episodio.
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